Una vagina gigante, rosa, alta 33 metri e larga 16 fa infuriare il presidente del Brasile Bolsonaro. Si tratta di una scultura in cemento armato e ricoperta di resina piazzata tra alberi e praticelli di Pernambuco in Brasile. L’autrice, Juliana Notari, l’ha costruita lì, e l’ha chiamata “Diva”.
Notari, che ha impiegato parecchi mesi per costruirla, ha spiegato che lo scopo dell’installazione è quello di mettere “in discussione il rapporto tra natura e cultura nella nostra società occidentale fallocentrica e antropocentrica” e provocare un dibattito sulla “problematizzazione di genere”.
Bolsonaro furioso per la scultura della vagina gigante
Bolsonaro è da tempo in lotta contro gli artisti e le opere da lui definite “di sinistra”. Questa opera è un chiaro messaggio proprio al presidente del Brasile che da sempre se non è contro le donne poco ci manca. Questo per il modo maschilista e misogeno con cui tratta temi delicati come quello dello stupro.
“Diva è una possibilità perché taglia il discorso pieno d’odio del patriarcato strutturale in Brasile, che continuamente rafforzato dall’estrema destra di Jair Bolsonaro”, ha commentato la scultrice Juliana Notari. “Sono servite più di 40 mani per far nascere Diva, più di venti uomini che lavoravano in uno sforzo erculeo sotto il sole alto, tra tanta musica e scherzi”, scrive la scultrice .
“Diva”, la vagina gigante che manda un messaggio
“Diva è una Land art – spiega ancora la scultrice -, un enorme scavo a forma di vulva/ferita di 33 metri di altezza, 16 metri di larghezza e 6 metri di profondità, ricoperto di cemento armato e resina. In Diva, uso l’arte per dialogare con domande che si riferiscono alla problematizzazione del genere da una prospettiva femminile…. Problemi che stanno diventando sempre più urgenti. Dopotutto, sarà cambiando la prospettiva della nostra relazione tra umani e tra umani e non umani, che ci consentirà di vivere più a lungo su questo pianeta. E in una società meno disuguale e catastrofica”. (Fonte YouTube).