Valerio Mastandrea a Paolo Ruffini: “Ci ha provato e… non c’è riuscito”

ROMA – Valerio Mastandrea ha preso in giro Paolo Ruffini, presentatore dell’edizione 2014 dei David di Donatello, appena reduce dalla gaffe con Sofia Loren (lui le ha detto “è ancora una topa meravigliosa” VIDEO, ma l’attrice non ha gradito).

Salito sul palco Mastandrea ha prima accarezzato la guancia di Ruffini, poi gli ha chiesto “come stai?” Quindi l’attore romano si è rivolto al pubblico e ha rincarato la dose: “Vogliamo fare un applauso a un altro che ci ha provato e non ci è riuscito, eh? Un applauso!”

Non pago, Mastandrea ha messo una mano sulla spalla di Ruffini e l’ha “consolato”: “Succede a tutti, prima c’è un periodo di sei mesi in cui ci si deprime un po’ a casa, il lavoro non va tanto bene… Poi si riparte. Va bene? Sta’ tranquillo”.

Poi, scatenato, legge la domanda scritta sul gobbo, quella che gli avrebbe dovuto fare Ruffini: “Valerio, un David quanto può cambiare la vita di un attore?” Risposta: “Un David non lo so, ma presentarlo so che può cambiare la carriera di chiunque“.
Ruffini dal canto suo ha replicato così alle polemiche del dopo-Donatello sulla sua conduzione:

“Valerio è stato ironico. La verità è che il cinema italiano si prende troppo sul serio”, ha confessato a Repubblica. “Agli Oscar la presentatrice porta la pizza in platea, qui domina l’aria trombona, si sentono “stocazzo”. Sorrentino fa bene a sentirsi “stocazzo”: io ho fatto un film pieno di rutti e peti, lui ha vinto l’Oscar”. Ma poi incalza: “Marco Giusti e la Rai mi hanno voluto con un’indicazione: non essere noioso. L’anno scorso Lillo e Greg sono stati stroncati perché troppo seri. Benigni guardava sotto le gonne della Carrà. Io sono stato spontaneo. Mi spiace solo avere internet pieno d’insulti. Ma sono contento. E non mi importa una sega”.

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