ROMA – Victor Kovats con la sua tuta alare era già stato protagonista di molti spettacolari lanci. L’ultimo, fatale, nella provincia cinese di Hunan, dove si era lanciato dalla cima di una collina del Tianmen Mountain National Forest Park.
Doveva essere un lancio di prova: l’altezza della cima, un centinaio di metri, non era molto elevata e per ragioni ancora da chiarire il paracadute di Kovats non è aperto, facendolo precipitare sulle rocce sottostanti.
Il Daily Mail spiega come il volo doveva essere una sorta di allenamento in vista dei prossimi Mondiali di volo con tuta alare previsti proprio all’interno del parco naturale: il campo gara, però, sarebbe stato a un’altezza più elevata di circa 700 metri.
Circa duecento persone tra forze dell’ordine e vigili del fuoco sono stati coinvolte nelle ricerche del corpo di Kovats. I soccorritori che hanno trovato il corpo senza vita del jumper ungherese hanno riferito che l’impatto gli aveva completamente distrutto il cranio.
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