IDAMENI – Granate sui profughi che passano il confine. Granate stordenti nel tentativo di disperdere gli stranieri. Scontri sempre più intensi quindi tra polizia e migranti al confine tra Grecia e Macedonia: almeno otto persone sono rimaste ferite la mattina di venerdì 21 agosto durante le cariche della polizia contro chi cercava di attraversare il confine dalla Grecia.
I profughi sono ancora bloccati al confine tra Grecia e Macedonia, dopo aver passato la notte al freddo senza riparo sotto una forte pioggia. Le autorità di Skopje, che hanno chiuso la frontiera decretando lo stato di emergenza, hanno finora lasciato passare solo
piccoli gruppi di persone dando la priorità a donne incinte, bambini e malati, poi fatti salire su un treno a Gevgelija che li porta verso la Serbia e da lì in Ungheria, paese Ue.
Un giovane è stato trovato sanguinante probabilmente a causa delle schegge di una granata stordente lanciata dalla polizia direttamente tra la folla, scrive l’Ap. La polizia, con l’aiuto di veicoli blindati, ha coperto di filo spinato la linea ferroviaria utilizzata dai migranti per attraversare il confine a piedi ed entrare in Macedonia. Circa 3.000 migranti, molti con bebè e bambini, hanno trascorso trascorso la notte in un campo senza cibo e con poca acqua.
“Non so perchè ci stanno facendo questo”, ha detto Mohammad Wahid, un iracheno. “Non ho un passaporto, nè documenti di identità. Non posso tornare e non so dove andare. Rimarrò qui fino alla fine”, ha aggiunto. La Grecia ha subito quest’anno un afflusso di migranti senza precedenti: finora ne sono arrivati oltre 160mila, gran parte dei quali provengono dalla vicina Turchia.