YOUTUBE Danilo Gallinari ruba palla a Steph Curry e vince

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DENVER – Danilo Gallinari ruba palla a Steph Curry e i Denver Nuggets battono Golden State Warriors. La giocata del cestista italiano è risultata decisiva in una delle partite più importanti della notte Nba. Siamo sul 109-107 per Denver e mancano ormai pochi secondi alla fine. Steph Curry, attualmente considerato il giocatore più forte d’America (e quindi del mondo), ha in mano il pallone della possibile vittoria ma Gallinari si tuffa a terra e gli ruba di forza la palla. Parte il contropiede di Denver che chiude l’incontro e batte i campioni in carica e attuali primi in classifica.

Il resoconto della partita della Gazzetta.it:

Con 28 punti e una palla rubata a Steph Curry a 8” dalla fine Danilo Gallinari continua il proprio momento d’oro e costringe i Warriors al 3° stop stagionale. Dall’inizio del 2016 e dopo l’infortunio alla caviglia, Gallinari ha segnato 26.1 punti a partita andando per 6 gare consecutive oltre quota 20, con 39/43 dalla lunetta nelle ultime tre gare. Per i Warriors, privi di Draymond Green (per lui la prima di due gare di riposo), il “Gallo” è stato un incubo su qualsiasi cambio difensivo: i suoi 17 tiri liberi segnati (su 19 tentati) sono il massimo per un avversario dei campioni in carica quest’anno.

“Durante il suo stop ne abbiamo parlato a lungo: se lui è sempre aggressivo nell’attaccare il ferro, non dipende dal suo tiro, e i compagni lo seguono. Se continua così, merita l’All-Star Game” ha detto coach Michael Malone, che ha definito quella di Denver (15-24) una “vittoria di qualità”. Difficile dargli torto, visto che spezzare la striscia di 7 vittorie in fila di Golden State (36-3), nei primi tre quarti la difesa dei Nuggets ha tenuto il miglior attacco Nba al 44%, lasciando appena 49” di leadership ai Warriors, con 6 punti in 32” di Curry (52-51 a 1:24) a valorizzare il 2° quarto di Barnes (14 punti). Meglio anche rimbalzo (49-39), Denver nella ripresa, scivolata a -6, ha trovato le giocate importanti di Gary Harris e del duo Barton-Arthur (39 punti dalla panchina), chiudendo con un break di 23-7 un 3° quarto da 0/6 da 3 per i Warriors.

Ai campioni in carica, per riaprila dal -11 a 7 minuti e mezzo dalla fine, è servito il “solito” Steph Curry, 20 punti con 7/8 dal campo nel 4° periodo, compresa la tripla del -2 a 37”. Inarrestabile, fino a 8″, quando un attimo di esitazione, gli è costato caro sul possesso del possibile sorpasso: con la palla fuori dalle sue mani, il recupero in tuffo di Gallinari è valso il possesso del +4. Decisivo, perché delle ultime due triple di Thompson entra solo la prima, mentre la seconda si spegne sul primo ferro.

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