YOUTUBE: gaffe Crocetta con bimbo malato, ferma preghiera

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Ottobre 2015 - 21:44 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE: gaffe Crocetta con bimbo malato, ferma preghiera

gaffe Crocetta con bimbo malato, ferma preghiera

PALERMO – Gaffe e show non proprio edificante per il Governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Nella ospedale Di Cristina di Palermo una mamma è in lacrime davanti a un letto d’ospedale. In quel lettino c’è un bambino, suo figlio, il piccolo Giovanni. Il bimbo è attaccato a un respiratore e lotta per rimanere vivo.

La mamma piange, si sfoga con un religioso. Si tratta di Paolo Romeo, il cardinale di Palermo, che proprio il piccolo Giovanni è andato a trovare. Il momento è toccante ma non la pensa evidentemente così il governatore della Sicilia Rosario Crocetta.

In quella stanza c’è anche lui. E forse perché non coglie la drammaticità del momento o forse (peggio) perché non vuole passare inosservato, il governatore dà vita ad un discutibile show. Prima poggia le mani sulle spalle della donna in lacrime e interrompe il suo sfogo: “Come si chiama questo bimbo? Giovanni? Bene, come stai Giovanni? Adesso è seguito e sta meglio”.

Il tono squillante, i modi e le parole sono fuori luogo. E nella stanza d’ospedale l’imbarazzo è palpabile. Ma a Crocetta non basta. Anche perché la mamma ignora il governatore e si rivolge al religioso. E’ il momento della preghiera, un Padre nostro. Neppure qui Crocetta si trattiene: neppure il tempo di far finire la preghiera che il Governatore chiama un “applauso per Giovanni”. Proprio nel momento in cui il cardinale inizia una Ave Maria.

Il papà del bimbo non l’ha presa bene e ha chiesto a gran voce le scuse di Crocetta. Che, sotto tiro anche sui social network, si difende così: “Sinceramente sono molto dispiaciuto per la reazione del papà, ho pensato solo di fare del bene a quel bimbo: la madre piangeva a dirotto ed ho visto che il figliolo si era intristito. Ritenevo sbagliato piangere di fronte al bambino malato. Ho cercato di regalare un sorriso a quel bimbo”.