ROMA – Nella copertina della trasmissione “Dimartedì”, condotta da Giovanni Floris su La7, il comico Maurizio Crozza commenta le infiltrazioni criminali nei comuni e propone una soluzione originale: “Introduciamo il reato di italianità”.
Altro bersaglio di Crozza è stato Antonio Razzi, “fan” del leader coreano Kim Jong Un: “Non l’ha fatto con cattiveria. Kim è uno che ci puoi stringere la mano. Lui la sera per svagarsi, lontano dalla moglie va in cantina e sgancia qualche bomba. Le cantine nascono perché uno ci facci li cazzi sua”.
E interviene sul caso Quarto: “Ma Di Maio e Fico non sapevano? Se sapevano si dovrebbero espellere. Si metto davanti allo specchio e fanno le “fancularie”?. “In Italia siamo così: abbiamo il problema dei clan e ce la prendiamo con i clandestini. Proporrei il reato di italianità. Quando un italiano nasce si dona un bell’avviso di garanzia”.