NIZZA – Gli spari che si confondono con i fuochi di artificio, le urla coperte dalle musiche dello spettacolo. E’ stato un 14 luglio di sangue per Nizza e per la Francia costato almeno 84 morti e un centinaio di feriti di cui 18 in condizioni gravissime. La folla stava assistendo ai fuochi di artificio sulla Promenade des Anglais, il viale sul lungomare di Nizza.
Alle 22.30 un camion si è lanciato sul pubblico riunito per la festa nazionale del 14 luglio. I testimoni raccontano di alcuni colpi di fuoco sparati dalla Polizia per fermare il camion nella sua corsa folle, lunga ben due chilometri, ma la circostanza non è stata subito confermata, perché proprio in quel momento stavano esplodendo in cielo i bengala che festeggiano la presa della Bastiglia.
Le immagini registrate subito dopo l’attentato mostrano turisti in fuga e in preda al panico. Un testimone che si trovava in un ristorante sul mare racconta di aver sentito degli spari, dal suono ben diverso di quello dei fuochi di artificio. Altri testimoni hanno parlato di raffiche di mitra e colpi di pistola, dirette sulla folla. La polizia avrebbe risposto al fuoco aperto dai terroristi a bordo del camion. Le prime foto riprese dalle case di fronte mostrano il muso del tir crivellato di colpi. “La musica copriva tutto”, racconta un altro testimone. “Nessuno ha capito cosa stava succedendo, e questo ha impedito alla gente di mettersi al riparo. Il camion è arrivato a grande velocità su una strada completamente piena di persone che passeggiavano rivolte verso il mare per guardare i fuochi di artificio”.
Nei tir sono state ritrovate anche fucili automatici e granate, anche se secondo alcune fonti vicine agli investigatori si sarebbe trattato di armi “finte”. Ma non è chiaro se ci fossero complici. Si parla di altri uomini ancora in fuga, ma non ci sono conferme ufficiali. Si sa solo che gli inquirenti stanno indagando per “individuare eventuali complici”. Per tutta la serata a Nizza si sono diffuse voci di ostaggi trincerati in ristoranti e di altre minacce. Il ministero dell’Interno ha dovuto più volte smentire i vari allarmi. Le autorità hanno recintato la zona, creando un perimetro di sicurezza che ha isolato la promenade des Anglais.