IZHEVSH – Maria Vigtadova, 12 anni, e la sorellastra Anastasia Svetozarova, 15 anni, sono state ritrovate senza vita ai piedi di un palazzo di dieci piani a Izhevsh, in Russia, la città in cui abitavano. La polizia sta adesso indagando per scoprire se il loro suicidio sia collegato alla Blue Whale, il macabro “gioco” che ha spinto molti minorenni russi a togliersi la vita di cui anche Blitz Quotidiano ha parlato negli anni scorsi.
Le due ragazze, prima di suicidarsi hanno scritto al fidanzato di una di loro e registrato un video di addio. Gli amici raccontavano che le due giovani, spesso dicevano di essere depresse. Maria, non sopportava ad esempio il fatto di essere finita da un ginecologo. Ad avercela portata era stata la madre che osteggiava il fatto che avesse una relazione con un altro minorenne. Proprio al fidanzato si rivolge la 12enne nel suo ultimo messaggio. “Perdonami, per favore”, si legge nella didascalia di una foto di lui, “Ti amo tanto. So che troverai qualcuno migliore di me”.
Anastasia ha invece deciso di affidare il suo addio ad un video: “Vi amo tutti. È la verità. Vi voglio tanto tanto bene”, dice prima di emettere un sospiro profondo e inquadrare il vuoto sotto di lei.
La polizia ha preso in custodia pc e telefoni delle ragazze e vuole capire se ci sia o meno qualche collegamento con le comunità online che fanno leva sulle debolezze dei più giovani, spingendoli infine a commettere il suicidio dopo aver rispettato un rituale particolare.
La “Blue Whale” prevede infatti 50 punti da rispettare. In Russia sono stati eseguiti diversi arresti: il paese è stato uno dei primi in cui si è infatti diffusa questa moda macabra, prima di arrivare purtroppo anche qui da noi.
