ROMA – YOUTUBE Seimila fiammiferi accesi insieme: rumore sembra un suono che proviene dalla natura. Seimila fiammiferi vengono accesi in contemporanea creano un suono che, secondo quanto mostrato in un video del canale HTD ha un effetto “calmante”. Come scrive La Stampa che pubblica un video, quanto mostrato in questo video è una specie di scoperta:
“Chi avrebbe detto che una colonna di fuoco che si muove lentamente nella vostra direzione può essere in qualche modo calmante? Il suono di questi 6mila fiammiferi che prendono fuoco come un domino sembra una specie di vento tra gli alberi mescolato con uno di quei calmanti suoni dell’oceano”.
“Il canale HTDspecializzato proprio nell’accensione di fiammiferi, ha continuato a filmare fino a quando non si appassiscono in un cumulo che assomiglia a delle liquirizie. Come l’accensione di 6mila fiammiferi non faccia scattare ogni rilevatore di fumo nel raggio di un km è un miracolo totale”.
Come scrive Wikipedia, l’invenzione del cerino è relativamente recente:
“Il fiammifero è un oggetto relativamente moderno, la cui prima produzione industriale perfezionata dal chimico inglese John Walker risale al 1827. Un lavoro pionieristico in questo campo era già stato svolto da Robert Boylenegli anni 1680 con l’utilizzo di fosforo e zolfo, ma gli sforzi dell’inventore non furono coronati dalla realizzazione di un prodotto dotato di una qualche utilità pratica. Un secolo e mezzo dopo, invece, Walker scoprì che una miscela di solfato di antimonio (III), clorato di potassio, gomma e amido aveva il potere di accendersi e prendere fuoco grazie al violento calore generato dall’attrito della miscela sfregata su una superficie ruvida. Questi primi fiammiferi avevano tuttavia una serie di problemi: l’accensione era troppo brusca e violenta e produceva lanci di scintille anche a grandi distanze, la fiamma era instabile e l’odore prodotto dalla combustione risultava particolarmente sgradevole.
Nel 1831 il chimico francese Charles Sauria pensò di aggiungere del fosforo bianco alla miscela per eliminare il cattivo odore: questi nuovi fiammiferi, nonostante dovessero essere tenuti sigillati per non esporre a lungo la miscela all’aria, ebbero buona diffusione sebbene il fosforo sprigionato dalla combustione si rivelò tossico per gli operai addetti alla produzione dei fiammiferi, per cui seguì una pressante campagna a favore dell’abolizione di questo modello di fiammiferi.
Nel 1836, l’ungherese János Irinyi, al tempo studente di chimica, rimpiazzò il clorato di potassio con ossido di piombo ottenendo fiammiferi capaci di accendersi dolcemente. Egli vendette l’invenzione al produttore di fiammiferi Istvan Rómer. Rómer, ricco farmacista ungherese che viveva a Vienna, comprò dal povero studente Irinyi l’invenzione ed i diritti di produzione per 60 fiorini. Grazie a questo affare Rómer divenne ancora più ricco producendo e vendendo fiammiferi, mentre Irinyi morì povero ed abbandonato”.