DAMASCO – Ecco i soldati dell’esercito arabo della Siria che avanzano nella notte per andarsi a riprendere le zone ancora in mano a Isis. Le forze governative siriane sostenute dall’aviazione russa sono avanzate nelle ultime ore nel nord-ovest del Paese conquistando una località montana da lungo tempo in mano agli insorti. Lo riferiscono fonti locali di Latakia interpellate telefonicamente, confermando quanto apparso sui media siriani e panarabi.
Con il sostegno degli Hezbollah libanesi, dell’Iran e della Russia, i lealisti hanno preso Salma, località montana a est di Latakia e da circa due anni roccaforte di miliziani anti-regime sostenuti da Turchia, Arabia Saudita e Qatar. Salma si trova in prossimità dell’autostrada Latakia-Aleppo e la sua conquista da parte del governo di Damasco costituisce un duro colpo al fronte degli insorti nel nord-ovest.
L’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, si recherà in Russia in visita ufficiale “molto presto”: lo sostiene l’agenzia ufficiale russa Tass citando una fonte bene informata. Secondo un’altra fonte, sempre citata dalla Tass, l’emiro potrebbe arrivare in Russia già la prossima settimana. A fine dicembre il ministro degli Esteri del Qatar, Khalid bin Mohammad Al Attiyah, ha visitato Mosca. Dopo averlo incontrato, il capo della diplomazia russa, Serghiei Lavrov, ha affermato che Russia e Qatar potrebbero collaborare in un processo “costruttivo” per formare una delegazione dell’opposizione siriana per i negoziati con il governo di Damasco.
Intanto le agenzie umanitarie dell’Onu hanno lanciato un appello agli Stati membri da 8 miliardi di dollari per aiutare 22,5 milioni di persone colpite dal conflitto in Siria e nella regione. I fondi servono tra l’altro per aiutare i 13,5 milioni di siriani sfollati e i 4,7 milioni di rifugiati che sono fuggiti in Turchia, Giordania e Libano. I donatori internazionali saranno invitati a presentare i propri impegni nella conferenza che si terra’ a Londra il 4 febbraio. L’anno scorso le agenzie delle Nazioni Unite hanno chiesto 8,4 milioni di dollari di fondi per far fronte alle emergenze causate dalla guerra nel Paese mediorientale, ma hanno ricevuto solo 3,3 miliardi di dollari. Per il 2016, i fondi richiesti per la Siria sono parte di un più ampio appello umanitario pari a 20,1 miliardi di dollari per 87 milioni di persone bisognose in tutto il mondo. Dopo quasi cinque anni di brutale conflitto e di paralisi politica, “il popolo siriano bisogno del nostro aiuto più che mai”, ha detto il sottosegretario generale per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite, Stephen O’Brien.