ROMA – Star Wars, “Il risveglio della forza”, il settimo capitolo di Star Wars diretto da J.J.Abrams continua la sua marcia trionfale incassando, lo scorso week end, ben 88,3 milioni di dollari che lo portano a raggiungere i 740,3 milioni di dollari che lo collocano ad un passo da Avatar, il film più visto nella storia del cinema americano in assoluto. E così, mentre questo nuovo capitolo della saga fantascientifica più famosa della storia del cinema continua la sua scalata storica, si scopre che i primi film di Guerre Stellari, quelli diretti da George Lucas, hanno molte similitudini con i film “Jidai Geki” giapponesi.
Per “Jidai Geki” si intendono quelle pellicole che narrano le vicende di samurai, contadini, fabbri, mercanti. Il termine è spesso accostato al genere Chambara, che significa combattimento con le spade.
Lucas ha affermato che la sua intenzione era creare con Star Wars una mitologia moderna, basata sugli studi del suo amico Joseph Campbell. Il regista ha anche affermato che le similitudini del primo film con “La fortezza nascosta” del grande maestro del cinema giapponese Akira Kurosawa sono una sorta di “omaggio”. Il film, accanto all’elemento epico tipico dei “Jidai Geki”, mostra elementi comici e grotteschi.
Il film è ambientato in un Giappone feudale dilaniato da conflitti interni. Il generale Rokurota Makabe, a seguito della sconfitta e della morte del suo signore, deve portare in salvo, in territorio neutrale, la sedicenne principessa erede al trono (Yuki) e il tesoro dello stato – sbarre d’oro camuffate dentro rami secchi – necessario a finanziare la riscossa. Mettendo a buon partito l’avidità, nonché la furbizia e il buon senso di Matakishi e Tahei, uomini del popolo alla ricerca di un riparo dall’inferno che infuria tutt’intorno, e tenendoli all’oscuro dell’identità sua e della principessa, riesce ad attraversare il territorio nemico e a portare a termine la missione.
Lukas ha spiegato l’omaggio a Kirosawa in un’intervista pubblicata dalla Bbc.