Monti, tecnico o egocentrico? E Grasso? E Renzi? De Mita da rimpiangere

di Pino Nicotri
Pubblicato il 28 Marzo 2013 - 08:14 OLTRE 6 MESI FA
monti mario

Monti: non eletto, voleva presiedere i senatori eletti

Il Governo dei tecnici ha davvero toccato il fondo. Non è la prima volta che lo critico, in particolare il primo ministro Mario Monti, ma le gesta insane cominciano ad essere troppe.

La vicenda dei due marò – i fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone – rispediti in India è già stata commentata e vituperata da molti, se non tutti. Tralasciamo. Ritengo però intollerabile che il capo di stato maggiore della Difesa, cioè un militare, l’ ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, si permetta di parlare di farsa, commentando atti del Governo.

Ancor più grave che il comunicato emesso dal signor Binelli Mantelli sia “stato partecipato anche al Presidente del Cocer interforze, generale Saverio Cotticelli, in rappresentanza di tutti i militari italiani”. Esiste l’istituto delle dimissioni se non si è d’accordo con i propri superiori, in questo caso il Governo. Che senza dubbio si è comportato da dilettanti allo sbaraglio, purtroppo non solo in questa vicenda, ma non possono certo dirlo i vertici militari. I quali, non dimentichiamolo, si sono ben guardati dal criticare questo stesso governo, anzi lo hanno applaudito, quando ha avuto la balzana idea di nominare ministro della Difesa un militare.

Forse l’espressione Stato Maggiore a certi militari dà alla testa e fa loro pensare che si tratti di una istituzione “maggiore” anche dello Stato italiano…

Trattare uno Stato come l’India, con oltre un miliardo di abitanti nonché discreta potenza economica, scientifica e militare, come se fossimo ancora all’epoca delle colonie è semplicemente da gente che non sa in che mondo vive, se non da razzisti. Ed è ridicolo, grottesco accusarli di scorrettezze varie quando siamo stati noi per primi a non rispettare gli impegni fatti prendere dal nostro ambasciatore.

I due marò saranno stati anche nel giusto quando hanno sparato, purtroppo uccidendo due persone, ma malissimo ha fatto il Governo che ha deciso di imbarcare sulle navi civili nostri militari armati ma privi di qualunque potere riguardo le scelte dell’armatore, cioè del padrone della nave, e del comandante di questa.

Per giunta senza nessuna convenzione specifica con i Paesi meta di tali navi. Male hanno fatto l’armatore e il comandante ad attraccare in un porto indiano dopo il tragico incidente avvenuto in acque internazionali, come se i due marò fossero semplice parte della merce trasportata anziché due militari in difesa della nave e freschi autori di un fatto tragico certamente non gradito alle autorità indiane.

L’attracco in India ha legittimato l’azione della magistratura indiana. Malissimo infine hanno fatto sia l’armatore che il governo italiano a non offrire immediatamente, a scanso di equivoci, un equo risarcimento alle famiglie dei due indiani uccisi. Credo che nella vicenda dei due marò non ci siamo risparmiati con l’ India nessun errore, abbiamo fatto tutto quelli che era possibile compiere. Per giunta con l’aggravante dell’azione della nostra magistratura sulla grossa fornitura di elicotteri Agusta alle forze armate indiane.

Ciò detto, è francamente indecoroso che un senatore a vita come Mario Monti, cioè non eletto ma nominato dal capo dello Stato, abbia tentato testardamente di diventare presidente del Senato. Tanto testardamente da costringere Giorgio Napolitano a convocarlo per tiragli le orecchie.

Indecoroso anche che Monti abbia fatto pubblicamente sapere che a Napolitano ha detto “obbedisco, ma non sono d’accordo”. Garibaldi ha evitato di aggiungere altro dopo la parola “obbedisco”. Monti ci ha invece tenuto a fare una ulteriore pessima figura: non eletto, credeva davvero corretto diventare presidente del consesso dei senatori eletti, nonché di quelli a vita suoi pari. Ma in che mondo vive il professor Mario Monti? “Spirito di servizio” o ansia da scalatore? “Tecnico” prestato alla politica o egocentrico incontenibile?

Le gaffe da pretenziosità si sprecano. Piero Grasso, neo presidente del Senato, appena si sparge la notiziola che c’è forse si può pensare a lui come capo del nuovo governo, si precipita a dichiarare “Sono pronto!”. Salvo poi dire che non voleva dire quello che aveva detto… “Sono pronto” ci ha tenuto a farlo sapere, anzi a ribadirlo, anche Matteo Renzi. Non rendendosi forse conto che comincia a chiacchierare un po’ troppo anche lui.

Che si comportino da dilettanti i grillini è comprensibile: sono appena arrivati e hanno le origini più diverse, quasi sempre senza un curriculum politico e neppure da “società civile”, ma da semplici cittadini come chiunque di noi. Ma che si comportino in modo tra l’impreparato e il ciarliero senatori a vita primi ministri pro tempore, Presidenti del Senato, rottamatori di successo e capi di Stato maggiore, non è quel che si dice un buon segnale. Troppa presunzione e troppa impraparazione.

Avanti così, rimpiangeremo i De Mita, Amato, D’Alema e perfino  De Michelis.